ILVA. La Cgil non insegue nessuno

E’ apprezzabile quanto stia facendo il Sindaco di Taranto per contribuire alla miglior soluzione per la vicenda ILVA, in particolare modo riguardo la salvaguardia ambientale e in particolare delle imprese dell’indotto. Ma non va dimenticato, a proposito di quanto dichiara a Repubblica Bari oggi, che prima del 4 marzo scorso a rincorrere l’USB erano lui e il Presidente della Regione Puglia, come testimoniato dall’iniziativa organizzata da quella Organizzazione Sindacale e trasmessa in diretta video.

Senza bisogno, nella complessa vicenda che riguarda la cessione di ILVA, di ricorrere a reciproche accuse, va ricordato però che ci sono anche i lavoratori: quelli dipendenti da ILVA, quelli degli appalti, i portuali e i dipendenti di Taranto Energia. A questi ultimi si applica il CCNL degli elettrici, ma nell’ipotesi di accordo presentata dal Ministro Calenda qualche giorno fa si prevede il passaggio ‘forzoso’ al CCNL metalmeccanico, senza aver minimamente coinvolto nel confronto le Categorie interessate.

I lavoratori hanno nome e cognome, hanno un volto e un’intelligenza, non possono essere considerate pedine che ora contano qualcosa, ora non contano niente. Sono loro ad aver pagato in tutti questi anni i prezzi più alti.

Noi, come CGIL, non abbiamo nessuna fretta di chiudere il contratto con AM Investco e con i Commissari ILVA se non sono chiari tutti i contorni dell’operazione. La trattativa si svolga con trasparenza, coinvolgendo tutti i soggetti interessati. Lo abbiamo chiesto dall’inizio e abbiamo lavorato per questo.
Basta con i tavoli e le trattative riservate a qualsiasi livello si svolgano.

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